MOD-Con 2003

MOD-Con 2003

Quest’anno l’annuale convention settembrina si è tenuta a Modena.

Il luogo è quello delle ultime Convention e cioè la Polisportiva Sacca, vicina al club 3M.

Spazio e grandi tavoli in abbondanza che, specie dal sabato si è andato riempiendo tutto.

Unico lato negativo, un imprevedibile effetto collaterale della pioggia.

Le scarpe bagnate di tanti partecipanti, hanno rapidamente infradiciato la copertura di cartoni,, messi a protezione dei campi da tennis.

La reazione chimica del cartone bagnato, con la colla, aveva prodotto un odore estremamente sgradevole, per non dire nauseabondo.

Il problema era, mangiare la minestra o saltare la finestra.

Nessuno ha saltato, d’altronde… siamo o non siamo la Vecchia Guardia.

Io, velleitariamente, mi considero ancora una Giovane Guardia, quindi mi sono spostato, prevalentemente nel bocciodromo.

Confesso che, dopo un subitaneo inizio, nel redigere, nei giorni successivi, il resoconto della tre giorni, poi pigramente l’ho interrotto.

In seguito, i ricordi di routine, e cioè gli stand di vendita dei giochi, i ristoranti, ecc. sono sfumati.

Ricordo solo che, il bar, ci aveva comunicato la ferale notizia che, lo gnocco fritto, non era più disponibile.

Come dire che in un bar di Napoli, non si possano più ordinare le sfogliatelle!…, bà!…..

Ricordo bene però le partite.

All’inizio ho vagato senza meta.

Ormai i veterani si accordano preventivamente su cosa giocare, e così i giovani, e se anche questi ultimi, sono disposti al gioco libero, hanno gusti per me improponibili.

Un amico di Foligno, Max, vedendomi come un’anima persa, mi propose di partecipare a Portorico.

Risposi che non lo conoscevo, ma lui rispose che me lo avrebbe spiegato, e che era facile.

Mi sentii calato nel film della Antonelli, “mio Dio come sono caduto in basso”, ma così come il conte Ugolino, accettai.

Sorprendentemente vinsi la partita, grazie alla Fortezza, che raddoppiava il valore dei lavoratori.

Non volendo rovinarmi la media di vittorie in quel gioco, mi astenni dalla seconda partita.

Vidi che Nando Ferrari e altri, avevano appena aperto un nuovo gioco, Sword of Rome.

Ne ero interessato, ma erano già pure in troppi, e poi era un Card driver, non mi piacciono molto, e non mi dolsi più di tanto a dovervi rinunciare.

Un angelo di passaggio, deve aver ascoltato i miei pensieri.

Dopo poco venne da me Enrico Riccò, uno dei veterani del 3M.

Enrico, abbiamo un problema, avevamo organizzato un torneo di Napoleonic War, con tanto di coppe, ma i partecipanti non sono venuti.

Sto cercando di organizzare almeno una partita, tu saresti disponibile?

Quello è l’unico card driver che gioco, non perché ne sia appassionato, ma perché è uno dei giochi che Giancarlo Ceccoli, il presidente del mio club. l’ASGS di San Marino, sponsorizza spesso, per farci giocare insieme in molti, e interessare anche gli altri,ad una ambientazione di un gioco storico.

Giocai tenendo, naturalmente Napoleone.

Vinsi la partita, e quella, ironia della sorte, è l’unica coppa da primo premio, nonostante la passione, l’impegno e le centinaia di scontri sostenuti, negli altri giochi.

Effettivamente non avevo giocato partite ai miei giochi preferiti, come World in flames, ASL, un gioco con il sistema OCS della Gamers, ma quei due successi, mi rendevano più che soddisfatto.

La domenica, Riccò, mi propose uno scontro a SPQR, la battaglia di Eraclea, contro i Macedoni.

La partita fu molto avvincente, e ammetto che ero in forte difficoltà, ma fui salvato dalla scadenza del tempo massimo, stavano infatti smontando i tavoli, e il nulla divorava anche quest’anno, il mondo di Fantasilandia.

Quindi partita nulla o al massimo, patta.

Per la prima volta, tornavo a casa imbattuto, e con la coppa del vincitore.

Non ricordo altro di quella convention, ma come diceva il Califfo…”il resto è noia”.

Enrico Granata